Escursioni in Valle Stura e Valle dell’Orba

Scopri le bellezze del territorio tra paesaggi stupendi e natura incontaminata con le escursioni in Valle Stura e Valle dell’Orba! L’Unione dei comuni delle Valli Stura, Orba e Leira è un’unione di comuni della Liguria, nella città metropolitana di Genova, formata dai comuni di Campo Ligure, Masone, Mele, Rossiglione e Tiglieto. L’ente locale ha sede a Campo Ligure, già sede dell’ex Comunità montana Valli Stura, Orba e Leira. Tra il mare e la pianura, nell’immediato entroterra di Genova, potrete scoprire il ricco territorio delle “VALLI DEL S.O.L.” che parte da Voltri ed attraversa alcuni caratteristici borghi dell’entroterra quali Mele, Masone, Campo Ligure, Rossiglione, Tiglieto e Urbe. Riferimenti al Parco Regionale del Beigua.

Scopri tutte le escursioni in Valle Stura e Valle dell’Orba:

ROSSIGLIONE

Il primo insediamento risale al 1146 e l’origine del secondo borgo, l’Inferiore, al 1340 circa con l’affrancarsi di alcune famiglie da quelle più antiche già esistenti. Rossiglione Superiore mantiene intatta la struttura urbanistica del borgo medioevale. Nella chiesa parrocchiale di Santa Caterina edificata all’inizio del secolo XVII troviamo opere di artisti genovesi del ‘600. Il centro storico di Rossiglione Inferiore occupa la sponda sinistra dello Stura di Ovada. Nella chiesa parrocchiale di N.s. Assunta del sec. XVI, edificata sui resti di più antiche costruzioni, in parte risalenti al XII secolo, troviamo due pregevoli gruppi lignei: “L’Assunta” di Filippo Parodi ed “Il Transito di San Giuseppe” dei Montecucco di Gavi. I camminatori, possono, finalmente lasciare l’automobile al Gargassino e, in circa un’ora. arrivare alle Rocce Nere ed all’antico abitato delle Veirere. Nella borgata dell’Inferiore potrete anche visitare il nuovissimo “Museo Passa Tempo”, sorprendente viaggio nella memoria e nel costume.

CAMPO LIGURE

Un tempo Campofredo, poi Campofreddo non già “freddo” ma, dal tedesco “frei”, libero retaggio della sua temporanea appartenenza all’impero germanico. L’attuale denominazione risale al 1884. Da non perdere il centro storico, collegato alla zona residenziale dall’antico ponte, sul quale svetta il castello Spinola (VII secolo), recentemente ristrutturato, e sede di importanti manifestazioni. Nel dedalo di viuzze spiccano la chiesa parrocchiale e gli oratori di N.S. Assunta e San Sebastiano nel quale da dicembre a gennaio si può ammirare uno dei più suggestivi presepi meccanizzati. Oltre 150 movimenti rappresentano i mestieri e le arti che anticamente venivano esercitati nel paese. Campo Ligure, un tempo importante luogo di traffici e commerci tra il Monferrato e la Repubblica di Genova è oggi nota come il “Centro Nazionale della Filigrana in Oro e Argento”. Nei laboratori sparsi per il centro storico si possono vedere all’opera i maestri artigiani della filigrana. Nel Museo Nazionale della Filigrana custoditi i preziosi oggetti realizzati dagli artigiani campesi ed antichi capolavori provenienti da ogni parte del mondo appartenenti alla collezione privata del comm. Bosio. Chi ama passeggiate ed escursioni, in una mezz’ora di cammino, a partire dalla località Mongrosso, può fare una bella gita fino al Pascolo Sociale del Monte Pavaglione dove, in estate, sono portate ad alpeggiare un centinaio di manze provenienti dalla Valle Stura e dal Genovesato.

MELE

Il comune è collocato alle pendici dell’Appennino ligure, nella val Leira; la sede comunale è posta ad ovest/nordovest di Genova. Il suo territorio è percorso da tre principali corsi d’acqua, il Gorsexio, il Ceresolo e l’Acquasanta, che assieme confluiscono verso sud, prendendo il nome di torrente Leira, sfociante nel mar Ligure presso Voltri. E’ presente la Chiesa parrocchiale di Sant’Antonio Abate nel capoluogo, presso la piazza del Municipio. Il primo documento storico che nomina la chiesa di Mele è datato al 22 luglio 1210. Inoltre c’è l’Oratorio di Sant’Antonio Abate nel capoluogo. L’oratorio ospita la confraternita che fu fondata nel 1536, è datato alla seconda metà del XVIII secolo (1750-1780). L’interno presenta una ricca decorazione a stucco, opera di Rocco Cantone, che incornicia il ciclo pittorico di Carlo Giuseppe Ratti con le Storie della vita di sant’Antonio Abate.

MASONE

Nel “paese vecchio”, un castello oggi scomparso ha lasciato il posto ad una suggestiva piazza. In quel maniero, di proprietà dei centurione, famiglia patrizia genovese di banchieri e mercanti, si rifugiò, per scampare alla congiura dei Fieschi, l’ammiraglio Andrea D’Oria. Al centro dell’abitato si trova l’antica chiesa parrocchiale con l’attiguo convento agostiniano del XVI secolo, la porta ad arco del 1800 ed il vecchio oratorio del XVII secolo. L’antico complesso ospita il Museo Civico Andrea Tubino ricco di reperti che ci riportano ai mestieri del passato e di materiale archeologico ed etnografico. Lungo la vicina Val Vezzulla vale la pena di visitare la bellissima chiesa di Santa Maria in Vezzulla, meglio nota come “il Romitorio”, sec. XII, costruita dai Cistercensi, poi canonica Mortariense, riedificata tra il ’45 ed il ’50, quale sacrario dei partigiani caduti per la libertà. Proprio sopra il paese, raggiungibile sia in macchina che a piedi, in un angolo di Svizzera a due passi dal mare, il Santuario della Cappelletta, nobilita una bella borgata di villeggiatura estiva.

TIGLIETO

Percorriamo la provinciale verso Tiglieto, lungo il torrente Gargassa, circondati da un mondo selvaggio di grande suggestione. Si oltrepassa lo spartiacque e l’alta valle dell’Orba si presenta come un mare di verde che in autunno si tramuta in un arcobaleno di calde tonalità dal giallo, al rosso, al marrone. I numerosi torrenti offrono l’opportunità di un bagno rinfrescante in acque fresche e trasparenti. Paolo Diacono, nella sua opera, descrive la valle di Tiglieto come parte della “Selva dell’Orba”. In questa grande foresta, che arrivava fino ad Alessandria e della quale si trova traccia in alcuni toponimi (Pratalborato, Silvano d’Orba, Francavilla, Bosco Marengo, Boschi della Mantovana) erano soliti andare a caccia i re longobardi. Tiglieto, Civitacula (piccola città cinta da mura), in epoca romana deve il suo nome ai tigli della piana della Badia. Nella frazione, intorno al 1120, sorse la prima Abbazia Cistercense in Italia, dove l’azienda agricola ancora presente ricorda l’antica realtà del monachesimo che coniugava lavoro e preghiera. Le aziende artigianali del legno tengono viva un’antica tradizione. Clima e terreno particolarmente favorevoli permettono la coltivazione “biologica” dei frutti di bosco ottenendo, così, un prodotto particolarmente gustoso e sano.

CANYON DELLA VALLE GARGASSA A ROSSIGLIONE

Il Sentiero Natura della Val Gargassa offre angoli di incontaminata bellezza, tra placidi laghetti, canyons e suggestive conformazioni rocciose. In questo angolo del Geoparco le tipiche rocce ofiolitiche, altrove più abbondanti, cedono il passo ai conglomerati, nei quali l’acqua ha scavato forme erosive di grande suggestione. A metà del percorso ad anello i segni dell’antica presenza dell’uomo: il borgo di Vereira, dove le antiche attività pre-industriali testimoniano il passato sfruttamento di questi luoghi per la produzione del vetro.

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